Con lo stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito ufficializzato il 16 febbraio 2023, il settore dell’edilizia ha subito una battuta d’arresto. Fino a quella data, i clienti potevano usufruire dello sconto in fattura e pagare solo il 50% della spesa e le aziende accumulavano crediti da detrarre dalle imposte. Oggi, chi vuole cambiare gli infissi a Torino può sfruttare diversi bonus e detrarre la spesa al 50% in 10 anni, come abbiamo spiegato nel dettaglio in questo articolo il mese scorso.
Per far ripartire il mercato, si sono aperte nuove strade per ottenere uno sconto maggiore. Sembra quindi che, a certe condizioni, si possa utilizzare il bonus barriere architettoniche adattandolo all’acquisto di infissi in PVC, legno o misti. Vediamo insieme che cosa rientra nel bonus barriere architettoniche, come funziona e come evitare spiacevoli sorprese.
Che cos’è il bonus barriere architettoniche al 75%?
Il regolamento adottato con il Decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236 definisce cosa sono le barriere architettoniche e i criteri di progettazione per l’accessibilità, la visitabilità e l’adattabilità degli spazi. Questi parametri riguardano principalmente l’apertura e la chiusura agevoli delle finestre, l’altezza delle maniglie e la sicurezza delle parti mobili. Non è necessaria la presenza di persone disabili nell’immobile.
Per barriere architettoniche si intendono:
a) gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque ed in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea;
b) gli ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di parti, attrezzature o componenti;
c) la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l'orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi.
Rientrano nella categoria degli interventi agevolati:
- gli interventi effettuati per l’eliminazione delle barriere architettoniche (per esempio, l’installazione di porte interne scorrevoli, serramenti in pvc, ascensori e montacarichi)
- i lavori eseguiti per la realizzazione di strumenti che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo tecnologico, siano idonei a favorire la mobilità interna ed esterna delle persone portatrici di handicap grave (per esempio, l’automatizzazione di persiane o avvolgibili)
Quali sono i parametri per gli infissi?
- I meccanismi di apertura e chiusura devono essere facilmente manovrabili e percepibili e le ante mobili devono poter essere usate esercitando una pressione non superiore a kg 8.
- Le finestre, ove possibile, devono consentire la visuale anche alla persona seduta, garantendo i requisiti di sicurezza e protezione dalle cadute verso l'esterno.
- L'altezza delle maniglie o dispositivo di comando deve essere compresa tra cm 100 e 130; consigliata 115 cm.
- Nelle finestre lo spigolo vivo della traversa inferiore dell'anta apribile deve essere sagomato o protetto per non causare infortuni. Le ante mobili degli infissi esterni devono poter essere usate esercitando una pressione non superiore a kg 8.
- Il dislivello massimo dei pavimenti, telai dei serramenti compresi, non deve superare i 25 mm.