Bonus per sostituire i serramenti nel 2023
La Legge di Bilancio ha confermato quattro bonus utilizzabili nel 2023 (e 2024) allo scopo di sostituire i serramenti della propria abitazione a Torino e in alcuni comuni del Piemonte.
- Bonus casa 50%
- Bonus sicurezza 50%
- Ecobonus 50% o 65%
- Superbonus 90%
- Sismabonus 50 o 70%
Vediamoli nel dettaglio
1) Bonus Casa 2023
Il Bonus Casa permette di detrarre il 50% della spesa per lavori di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione.
Consente di detrarre il 50% della spesa in 10 anni con un tetto massimo di € 96.000 per ciascuna unità immobiliare. È attivo fino al 31 dicembre 2024
2) Bonus Sicurezza 2023
Il Bonus Sicurezza permette di detrarre il 50% della spesa per lavori che migliorino la sicurezza nelle abitazioni.
Si applica a diverse tipologie di spesa, tra cui l’installazione di sistemi di antifurto, allarmi e videosorveglianza, ma anche alla sostituzione di infissi e accessori come inferriate, persiane, porte blindate, porte di sicurezza e tapparelle di sicurezza.
Consente di detrarre il 50% della spesa in 10 anni con un tetto massimo di € 96.000 per ciascuna unità immobiliare. È attivo fino al 31 dicembre 2024 ma non è cumulabile con il Bonus Casa.
3) Ecobonus 2023
L’Ecobonus è l’incentivo che copre le spese relative all’efficientamento energetico degli edifici.
Nello specifico, l’Ecobonus consente di detrarre dal 50% al 65% per gli interventi che non possono rientrare nel Superbonus poiché effettuati senza interventi trainanti. Ad esempio, rientrano nell’Ecobonus la sostituzione di infissi — a patto che i mq totali restino invariati e che i valori di trasmittanza termica corrispondano agli standard della zona climatica in cui si interviene — ma anche l’installazione di tende da sole e oscuranti! Uno degli utilizzi tipici di questo bonus è la combinazione di cappotto termico a nord (detrazione al 65%) e sostituzione degli infissi (50%)
Consente di detrarre il 50% della spesa in 10 anni con un tetto massimo di € 120.000 per ciascuna unità immobiliare. È attivo fino al 31 dicembre 2024.
4) Sismabonus 2023
Il Sismabonus è l’incentivo che copre le spese relative all’adeguamento antisismico degli edifici.
Molti comuni del torinese, come si può vedere nel dettaglio sul sito della Regione Piemonte, si trovano in zona sismica 3, che è coperta dal Sismabonus. Per le case unifamiliari, la detrazione varia dal 50% all’80% in base alla tipologia di immobile e alla sua ubicazione, con un tetto massimo di spesa di € 96.000. Per i condomini, l’importo massimo è da moltiplicare per ogni unità immobiliare presente al suo interno e l’agevolazione permette di detrarre dal 75 all’85% della spesa. È attivo fino al 31 dicembre 2024.
Oltre al Sismabonus ordinario, esiste ancora il SuperSismabonus che permette di detrarre il 90% delle spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, 70% per le spese sostenute nel 2024 e 65% per le spese sostenute nel 2025.
5) Superbonus 2023
Quest’anno è in atto la transizione del Superbonus dal 110% al 90% per l’anno 2023, eliminando la possibilità di cedere il proprio credito e usufruire dello sconto in fattura.
Gli interventi coperti dal Superbonus rimangono suddivisi in “trainanti” e “aggiuntivi”, come avevamo spiegato nel dettaglio in questo articolo a novembre 2021. Ma nel 2023 sono cambiati anche i requisiti di accesso a questo Bonus: il Decreto Aiuti Quater indica che, per le villette unifamiliari, si può detrarre la spesa al 90% solo se si tratta della prima casa e se il contribuente possiede un quoziente familiare al di sotto dei 15.000€ durante l’anno precedente a quello di sostenimento della spesa. Il reddito familiare si ottiene dividendo la somma dei redditi della famiglia per il quoziente attribuito a ciascuno dei suoi componenti (il contribuente ha quoziente 1, una coppia ha quoziente 2, a cui si aggiungono 0,5 per un familiare a carico, 1 per due familiari e 2 per tre o più familiari a carico). A differenza dell’ISEE, il quozienze familiare non tiene conto della composizione patrimoniale della famiglia.
Come già accennato nei mesi scorsi, ci sono alcune eccezioni. Infatti si può ancora usufruire del Superbonus 110%:
- sulle case unifamiliari se entro il 30 settembre 2022 era già stato effettuato il 30% dei lavori;
- sui condomini se la CILA è stata presentata entro il 31 dicembre 2022;
- su edifici di AICP e cooperative entro il 31 dicembre 2023, ma bisogna completare il 60% dell’intervento entro giugno 2023;
- per interventi di demolizione e ricostruzione se l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo è stata presentata entro il 31 dicembre 2022.
Novità sulla cessione dei crediti residui
L’Agenzia delle Entrate, nel suo comunicato stampa del 18 aprile, dichiara di aver trovato una soluzione per lo sblocco dei crediti relativi a Superbonus e Sismabonus e Bonus barriere architettoniche acquistati da banche, imprese e concessionari fino al 17 marzo di quest’anno. In pratica, tutti i soggetti che hanno acquistato questa tipologia di credito d’imposta, potranno diluirli in 10 anni (o 20 nel caso in cui i crediti siano maggiori dell’importo da compensare). Fornitori e cessionari potranno optare per la rateizzazione in 10 anni dalla Piattaforma cessione crediti, presente nell’area riservata sul sito dell’Agenzia a partire dal 2 maggio 2023. Dal 3 luglio 2023 il servizio sarà attivo anche per gli intermediari.
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