Legge di stabilità, detrazioni fiscali, 50%, 65%, ristrutturazione edilizia o riqualificazione energetica?
È vero: spesso nel labirinto delle normative si rischia di perdere il filo e rinunciare alla convenienza solo perché non si è riusciti a fare chiarezza. Cerchiamo insieme di fare luce su questo tema.
La sostituzione delle porte blindate a Torino permette di godere delle detrazioni fiscali, rispettivamente al 50% per la ristrutturazione edilizia e al 65% per la riqualificazione energetica, entrambe prorogate dalla Legge di Stabilità fino al 31 dicembre 2017. Ma in quale caso posso avere l’una o l’altra?
Una nuova porta blindata con la detrazione al 50%
La detrazione fiscale al 50% riguarda gli interventi di installazione di una nuova porta blindata con il fine di migliorare la sicurezza dell’immobile e prevenire il rischio di atti illeciti. Questo tipo di intervento può riguardare sia singole unità immobiliari che parti condominiali. Come per tutti i lavori ammessi al bonus al 50%, l’importo massimo di spesa detraibile è di 96mila euro per unità immobiliare.
Per beneficiare della detrazione per l’acquisto di nuove porte blindate a Torino è necessario che dai pagamenti, effettuati con bonifico bancario o postale, risulti:
la causale del versamento con riferimento alla norma
il codice fiscale del beneficiario della detrazione
il codice fiscale e la partita IVA del beneficiario del pagamento
Al momento della dichiarazione dei redditi, invece, occorrerà indicare i dati catastali identificativi dell’immobile. In caso di controlli bisognerà aver conservato:
fatture e ricevute relative alle spese sostenute
i dati catastali dell’immobile
le ricevute di pagamento dell’imposta comunale (ICI-IMU)
in caso di interventi su parti comuni di condomini, occorre la delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori e la tabella millesimale di ripartizione delle spese
le abilitazioni amministrative dove richieste dalla legislazione edilizia o dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, in cui indicare la data di inizio lavori e attestare che gli interventi rientrano tra quelli agevolabili