porta /'pɔrta/ s. f. [lat. porta, affine a portus -us "porto²"] (pl. -e; pop. ant. le porti). - 1.(archit.) a. [vano aperto in un muro o altra struttura per poter passare] ≈ accesso, adito, apertura, limite, passaggio, soglia, varco, [per entrare] entrata, [per entrare] ingresso, [per uscire] uscita. [Vocabolario Italiano Treccani]
Solo leggendo dal Vocabolario la definizione e i sinonimi di “porta” è facile immaginare il perchè nelle tradizioni spirituali d’Oriente e d’Occidente abbia sempre avuto una simbologia ampia e ricca di significato.
Da un capo all’altro del mondo l’atto del “varcare una soglia” rappresenta la separazione o la comunicazione tra due ambiti, non solo intesi come spazio fisico che delimita l’interno dall’esterno, ma anche come passaggio tra due livelli: il noto e l’ignoto, il profano e il sacro. Così come in una casa la porta definisce il limite tra il mondo estraneo e quello domestico, la porta di un tempio o quella di una chiesa identifica il passaggio tra il mondo profano e quello sacro e, a seconda che questa si apra o si chiuda, diventa il simbolo della separazione o della comunicazione.
Anche la soglia ricopre un puntuale significato e, segnalata spesso simbolicamente con una pietra nel terreno, diviene il preciso punto di incontro tra due livelli.
In Grecia ad esempio la porta è il luogo di Hermes, dio dei cambiamenti di stato, colui per il quale non esistono né serratura, né recinto, né confine. La sua immagine veniva collocata sulla porta delle case, affinché la soglia ne venisse protetta, e presso l’entrata della città o sulle tombe, “porte” che aprono l’accesso al mondo degli inferi.
Al giorno d’oggi, una delle “porte” storiche più famose in Grecia è quella dei leoni, all’ingresso di Micene.