Come detrarre la spesa per l’acquisto di porte interne Torino | TuttoPorte Torino
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Come si può detrarre la spesa d’acquisto per le porte interne?

13 . 12 . 2022 | in Porte da interni, Detrazioni fiscali


La sostituzione delle porte interne rientra nelle operazioni di manutenzione ordinaria, che non sono oggetto di bonus. Si ha però diritto ad una detrazione del 50% se la sostituzione è inserita all’interno di un intervento più corposo. Con questo articolo cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sulle diverse possibilità di interventi che possono includere la detrazione delle porte interne a Torino.

Il susseguirsi di decreti legge e i cambiamenti repentini che hanno riguardato i diversi Bonus nell’ultimo anno hanno generato un po’ di confusione e, tra le tante detrazioni, non è sempre facile capire come procedere. Al momento è ancora possibile usufruire delle detrazioni per la spesa d’acquisto delle porte interne con due diversi bonus:

  • il Bonus Ristrutturazione 50% - prorogato fino al 2024;
  • il Sismabonus 110% - prorogato fino al 2023 (nel 2024 l’aliquota passerà al 70% e nel 2025 al 65%).
Entrambi i bonus sono validi per immobili ad uso residenziale, non per uffici e negozi. Inoltre per entrambi i bonus i lavori dovranno rientrare nel limite di spesa di 96.000 euro (complessivi per tutti i lavori).

Bonus Ristrutturazione 50%

Come ricorda la guida dell’Agenzia delle Entrate aggiornata allo scorso ottobre, la Legge di Bilancio 2022 ha prorogato fino al 31 dicembre 2024 la detrazione Irpef maggiorata del 50% per gli interventi di ristrutturazione, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo.

Manutenzione straordinaria

“Sono considerati interventi di manutenzione straordinaria le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici, sempre che non vadano a modificare la volumetria complessiva degli edifici e non comportino mutamenti delle destinazioni d’uso.”

Rientrano tra gli interventi di manutenzione straordinaria, ad esempio, lo spostamento di una parete, l’installazione di ascensori, il miglioramento dei servizi igienici, la sostituzione di infissi e serramenti con modifica di materiale o tipologia, la sostituzione di persiane con serrande, gli interventi finalizzati al risparmio energetico, la recinzione della proprietà privata, la costruzione o il rifacimento di scale e rampe, ma anche gli interventi che modificano il frazionamento delle unità immobiliari, a condizione che la volumetria complessiva degli edifici e la destinazione d’uso restino invariate. Un caso tipico è quello della modifica di un muro per l’installazione di porte scorrevoli interne al posto di porte a battente.

Restauro e risanamento conservativo

“Sono compresi in questa tipologia gli interventi finalizzati a conservare l’immobile e assicurarne la funzionalità per mezzo di un insieme di opere che, rispettandone gli elementi tipologici, formali e strutturali, ne consentono destinazioni d’uso con esso compatibili.”

Rientrano tra gli interventi di restauro e risanamento conservativo gli interventi mirati all’eliminazione e alla prevenzione di situazioni di degrado – come un muro umido – gli interventi di adeguamento delle altezze dei solai e l’apertura di finestre per migliorare l'aerazione dei locali.

Ristrutturazione edilizia

“Tra gli interventi di ristrutturazione edilizia sono compresi quelli rivolti a trasformare un fabbricato mediante un insieme di opere che possono portare a un fabbricato del tutto o in parte diverso dal precedente.”

Rientrano tra gli interventi di ristrutturazione edilizia, ad esempio, la demolizione e ricostruzione con stessa volumetria dell’immobile preesistente, l’apertura di nuove porte e finestre, la realizzazione di mansarde e balconi e la costruzione di servizi igienici come ampliamento.

Ristrutturazione con sostituzione dei serramenti esterni nel centro storico di Torino
Dettaglio degli scuri interni originali, riverniciati e adattati al nuovo serramento

Se la sostituzione delle porte interne avviene all’interno di una di queste tipologie di interventi, la spesa per il loro acquisto può essere detratta al 50%. In funzione dell’intervento, può essere necessario depositare in Comune una CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata), una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) oppure un PdC (Permesso di Costruire).

Sismabonus 110%

È anche possibile detrarre al 110% (Super Sismabonus) i costi sostenuti per l’acquisto di porte interne se questo è inserito all’interno di interventi mirati al miglioramento delle prestazioni antisismiche, come la demolizione e ricostruzione di un edificio per migliorarne le performance in caso di terremoti.

Le spese sostenute per interventi riguardanti misure antisismiche meno impattanti hanno diritto ad una detrazione del 50% fino al 31 dicembre 2024, che può essere maggiorata al 70% in caso di passaggio a una classe di rischio sismico inferiore oppure all’80% in caso di passaggio a due classi inferiori di rischio.

In ogni caso, le opere devono essere realizzate su edifici che si trovano nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) e nella zona 3. In Piemonte, la zona 3 comprende 431 Comuni, di cui 127 nella Provincia di Alessandria, 4 nella Provincia di Asti, 24 nella Provincia di Biella, 66 nella Provincia di Cuneo, 185 nella Provincia di Torino, 24 nella Provincia del Verbano-Cusio-Ossola, 1 nella Provincia di Vercelli. I comuni sono elencati nell’aggiornamento della classificazione sismica del territorio della Regione Piemonte del dicembre 2019.

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