Il susseguirsi di decreti legge e i cambiamenti repentini che hanno riguardato i diversi Bonus nell’ultimo anno hanno generato un po’ di confusione e, tra le tante detrazioni, non è sempre facile capire come procedere. Al momento è ancora possibile usufruire delle detrazioni per la spesa d’acquisto delle porte interne con due diversi bonus:
- il Bonus Ristrutturazione 50% - prorogato fino al 2024;
- il Sismabonus 110% - prorogato fino al 2023 (nel 2024 l’aliquota passerà al 70% e nel 2025 al 65%).
Bonus Ristrutturazione 50%
Come ricorda la guida dell’Agenzia delle Entrate aggiornata allo scorso ottobre, la Legge di Bilancio 2022 ha prorogato fino al 31 dicembre 2024 la detrazione Irpef maggiorata del 50% per gli interventi di ristrutturazione, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo.
Manutenzione straordinaria
“Sono considerati interventi di manutenzione straordinaria le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici, sempre che non vadano a modificare la volumetria complessiva degli edifici e non comportino mutamenti delle destinazioni d’uso.”
Rientrano tra gli interventi di manutenzione straordinaria, ad esempio, lo spostamento di una parete, l’installazione di ascensori, il miglioramento dei servizi igienici, la sostituzione di infissi e serramenti con modifica di materiale o tipologia, la sostituzione di persiane con serrande, gli interventi finalizzati al risparmio energetico, la recinzione della proprietà privata, la costruzione o il rifacimento di scale e rampe, ma anche gli interventi che modificano il frazionamento delle unità immobiliari, a condizione che la volumetria complessiva degli edifici e la destinazione d’uso restino invariate. Un caso tipico è quello della modifica di un muro per l’installazione di porte scorrevoli interne al posto di porte a battente.