Case green: approvata la direttiva europea per la riqualificazione energetica | TuttoPorte Torino
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Case green: approvata la direttiva europea per la riqualificazione energetica

15 . 02 . 2023 | in Risparmio energetico, Detrazioni fiscali, Abitare sostenibile


La direttiva rientra nel progetto Fit for 55, con cui entro il 2030, l’Unione europea vuole ridurre del 55% le emissioni nocive rispetto ai livelli del 1990. L’obiettivo è quindi la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e il consumo di energia nel settore edile dell’Unione Europea entro il 2030 e renderlo climaticamente neutro entro il 2050.

La proposta prevede che ciascun paese individui il 15% del parco immobiliare più inquinante (appartenente quindi alla classe G) e che ne migliori l’efficienza energetica. Per la completa riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare dei 27 Paesi membri dell’Unione, sono stati fissati alcuni obiettivi intermedi: il raggiungimento della classe energetica E entro il 2030 e di quella D entro il 2033.

Sono esclusi dagli interventi:

  • gli edifici dei centri storici e quelli vincolati dai beni culturali;
  • gli immobili in cui i lavori di riqualificazione energetica potrebbero far diminuire il valore architettonico;
  • i fabbricati indipendenti con una superficie fino a 50 mq;
  • gli edifici agricoli non residenziali e i siti industriali;

La proposta è stata approvata il 9 febbraio dalla commissione Industria del Parlamento europeo con 49 voti favorevoli, 18 contrari e 6 astenuti, ma non è ancora definitiva: deve ancora passare all’esame della plenaria, calendarizzata nel mese di marzo, per poi passare al vaglio del Parlamento, della Commissione e del Consiglio europeo. Il testo è quindi ancora aperto a modifiche.

Inoltre, trattandosi di una direttiva e non di un regolamento, questa dovrà essere trasposta nel diritto nazionale. L’intero processo sarà guidato dai singoli stati, e verrà poi approvato dalla Commissione. Le tempistiche e gli obiettivi verranno quindi definiti dalle singole nazioni e dipenderanno dallo stato degli edifici, dalla disponibilità di materiali e di lavoratori.

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Cos’è la classe energetica degli immobili e come conoscere quella della propria abitazione?

In Italia, la valutazione dell’efficienza energetica degli edifici in Italia prevede la classificazione degli edifici in 10 classi energetiche, dalla A4 (la la più efficiente) fino alla G (la meno efficiente).

Ad ogni classe corrispondono livelli differenti di consumi di energia, misurati secondo numerosi parametri che tengono conto della tipologia di abitazione, degli impianti presenti e dell’isolamento termico della casa. Tutte le caratteristiche dell’immobile sono contenute nell’APE, l’Attestato di Prestazione Energetica, all’interno del quale è presente anche la classe energetica dell’edificio.

La redazione della classe energetica è obbligatoria dal 2005 per la costruzione di nuove abitazioni, la vendita o l’affitto dell’immonile oppure la richiesta di bonus per interventi di ristrutturazione.

La situazione in Italia

Dall’ultimo rapporto annuale sulla Certificazione energetica degli edifici in Italia, pubblicato a novembre scorso, emerge che il patrimonio edilizio del nostro paese è perlopiù datato e inefficiente: su scala nazionale, sei edifici su dieci sono ancora in classe F o G.

A supporto di questi dati si legge anche la recente restituzione pubblicata dal portale immobiliare Casa.it, che ha analizzato l’offerta degli immobili in vendita e le ricerche effettuate dalle persone che hanno utilizzato il filtro relativo alla classe energetica. Per l’analisi dell’offerta sono stati considerati gli annunci di trilocali tra gli 80 e i 100 mq in vendita sul portale a gennaio 2023.

Secondo questo studio, a livello nazionale il 75% delle abitazioni prese in esame appartiene alle classi energetiche meno efficienti, dalla G alla E, mentre soltanto il 12% degli immobili sono in classe A. Il mercato immobiliare di Torino offre una quota contenuta di trilocali in Classe G (28%), ma qui il 65% dei trilocali appartiene alle classi meno efficienti dalla G alla E e solo il 7% degli immobili è in Classe A.

Questi dati non ci stupiscono, perché rispecchiano i dati sui serramenti in Italia raccolti da ISTAT nel 2021 di cui abbiamo parlato in questo recente articolo. Le aperture sono tra gli elementi dell’abitazione che più influenzano i consumi energetici: il loro numero, la presenza di doppi o tripli vetri e il materiale dell’infisso influiscono notevolmente sull’isolamento termico. La sostituzione dei serramenti aumenta le prestazioni energetiche della casa, permettendo generalmente di passare una o due classi energetiche. Legare a questo intervento un cappotto termico, l’installazione di un impianto solare o fotovoltaico, la sostituzione della caldaia o della pompa di calore o altri interventi strutturali di efficientamento energetico permette di recuperare facilmente anche tre o quattro classi energetiche, risparmiando su tutti i consumi prima che sia il governo o il parlamento europeo ad importo.

Quali sono i bonus 2023 per rendere la casa più sostenibile?

La legge di bilancio ha modificato il quadro dei bonus edilizi, con qualche novità per il 2023. Vediamo quali bonus si potranno sfruttare per migliorare la classe energetica di case unifamiliari, appartamenti e condomini:

  • Superbonus 90%: l'aliquota passa dal 110% al 90%, tranne per alcune eccezioni. Passerà poi al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.
  • Bonus unico 80-85% nelle zone sismiche 1, 2 e 3 per gli interventi su parti comuni di edifici condominiali finalizzati alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica. In Piemonte, la zona sismica 3 comprende 431 Comuni, di cui 185 nella Provincia di Torino.
  • Ecobonus e Sismabonus "ordinari", con detrazioni dal 50% in su
  • Detrazione al 50% per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, fino a €96.000
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