Non sapete da dove partire per capire il grado di sicurezza che un serramento blindato può offrire? State cercando di barcamenarvi tra certificazioni e classi antieffrazioni? Questa pratica guida alle prestazioni delle porte blindate di Torino, ha lo scopo di aiutarvi a comprendere meglio gli aspetti più tecnici di questo primo, importante filtro di protezione tra ambiente interno ed esterno.
Partendo dal presupposto che circa il 75% dei ladri forza il portone d’ingresso per entrare in casa, risulta fondamentale la scelta della porta blindata a Torino. È un acquisto che va ponderato con attenzione e soprattutto sulla base dei criteri di scelta più giusti.
Esiste una specifica normativa (EN 1627) che definisce i parametri secondo i quali le porte blindate vengono considerate sicure e resistenti agli eventuali tentativi di scasso.
La normativa europea assegna a ogni porta blindata un valore, corrispondente alla classe antieffrazione, che cresce con l’aumentare della resistenza.
Le classi antieffrazione o di resistenza vanno quindi da un livello 1, resistente solo a scassinatori inesperti o sprovvisti degli “attrezzi del mestiere”, al livello 6, garante di una protezione assoluta.
I test del portone blindato
Le moderne tecnologie consentono la produzione di porte blindate sempre più resistenti e in linea di massima più affidabili rispetto al passato. Ad ogni modo, ogni porta ha caratteristiche e potenzialità differenti che vengono verificate e “quantificate” da preventivi test antieffrazione.
La resistenza della porta viene infatti “testata sul campo” da macchinari che simulano effrazioni con diversi attrezzi e metodi. Vengono valutati alcuni parametri della porta quali la sua resistenza al carico statico, dinamico e all’attacco manuale. I risultati ottenuti stabiliscono la classe di resistenza della porta.
Nello specifico:
la norma UNI EN 1628:2011 stabilisce che vengano posizionati pesi fino a 1500 kg su punti specifici della porta per valutare la resistenza al carico statico;
la norma UNI EN 1629:2011 prevede l’impatto di una massa di 50 kg sugli angoli e le zone centrali della porta per quantificare la resistenza al carico dinamico (cioè in caso di sfondamento);
la norma UNI EN 1630:2011 sottopone la porta a una simulazione di scasso in un determinato intervallo di tempo, per stimare la resistenza all’attacco manuale.